Negli ultimi mesi, complice la massiccia spinta migratoria da paesi come il Venezuela ed Haiti, le autorità dominicane, dopo anni di "laissez faire" hanno iniziato ad applicare alla lettera  la legge migratoria (Ley 285-04) entrata in vigore 15 anni fa ma mai applicata fino ad oggi.
Le conseguenze pratice di questo cambiamento epocale di attitudine delle autorità migratoria colpiscono da vicino molte categorie di viaggiatori che raggiungono abitualmente la repubblica Dominicana e vi soggiornano per lunghi periodi, in particolare le decine di migliaia di pensionati italiani che passano dai 3 a 9 mesi all' anno sull' isola senza essere in possesso di regolari documenti di residenza ma semplicemente prolungando il loro soggiorno oltre i 60 giorni consentiti per i turisti regolari. Oltre a questi anche proprietari di immobili che sono soliti passere più di due mesi all' anno sull' isola come semplici turisti sono profondamente toccati da questa nuova politica: la Direzione Generale dell' immigrazione (DGM) ha comunicato ufficialmente che i soggetti che prolungano il loro soggiorno sull' isola oltre i 60 giorni senza avere i requisiti (i.e. documenti di residenza) sono passibili di respingimento ai controlli di frontiera aeroportuali ai successivi tentativi d' ingresso nella Repubblica Dominicana. Questo cosa significa in termini pratici: coloro che sono abituati a passare mesi sull' isola e a pagare una semplice tassa per il soggiorno in eccesso al rientro in patria non avranno problemi di sorta all' uscita e continueranno a pagare la tassa per il soggiorno in eccesso ma al successivo tentativo di rientro potrebbero essere respinti. usiamo il condizionale perchè ad oggi la legge viene in effetti applicata ma discrezionalmentenon sistematicamente, tuttavia il rischio è diventato alto da correrere, in particolare per chi ha affetti o proprietà sull' isola e si trova nelle condizioni di rischiare il respingimento a causa di soggiorni troppo lunghi in passato.
Di seguito il documenti ufficiale della DGM che fa chiarezza sull' argomento:



Rimedi e/o soluzioni? Sono solo tre le opzioni:
1- Tentare la sorte con tutti i rischi annessi e connessi e la spada di Damocle del respingimento all' arrivo (sconsigliata).
2-Limitare i propri soggiorni a 60 gg nel caso non si sia mai precedentemente superato detto limite e quindi non ci si trovi in situazione di illegalità dal punto di vista della legge migratoria.
3- regolarizzazione della propria situazione migratoria chiedendo un visto di residenza per studi, lavoro, famiglia o investimento. Questa ultima opzione è la più consigliata e sicura ma anche particolarmente costosa e complessa.  
Se la politica non cambierà o si irrigidirà il contraccolpo si sentirà presto perchè i soggetti coinvolti sono molti con possibili effetti collaterali notevoli (si pensi al calo della domanda ed all' aumento di offerta di immobili che potenzialmente questa politica potrebbe causare nel breve termine).
Continueremo a seguire gli sviluppi da questo blog e a pubblicare aggiornamenti.

 
I turisti atterrati negli aeroporti dominicani nel primo trimestre 2018 sono stati 1,799,321  registrando una crescita del 7.7% rispetto allo stesso periodo del 2017:

Arrivi del primo trimestre per anno


In particolare nel Marzo 2018 gli arrivi di turisti sono cresciuti del 14% rispetto al Marzo dello scorso anno: questa aumento è in parte spiegato dal trend di crescita  e in parte da fattori stagionali (la Pasqua nel 2017 è stata in Aprile mentre nel 2018 è stata a fine Marzo).

Circa il 62% dei turisti arrivati nella Repubblica Dominicana proviene dal Nord America mentre il 23% proviene dai paesi europei.

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Mentre la Repubblica Dominicana consolida il suo ruolo di paese Caraibico a maggior crescita turistica non si può dire lo stesso di Puerto Plata: la maggior parte degli arrivi infatti sono stati presso l' aeroporto di Punta Cana mentre gli arrivi all' aeroporto di Puerto Plata sono diminuiti del 5.7% rispetto allo scorso anno.





Sembra che l' impetuosa crescita di Punta Cana con i suoi grandi complessi alberghieri "all inclusive"stia spiazzando le altre destinazioni dominicane come Puerto Plata che deve presto cercare di migliorare la sua offerta turistica per invertire questa tendenza negativa.